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I PROBLEMI DELLE PRODUZIONI DELLE CALZATURE TRADIZIONALI

La produzione delle calzature in pelle è una delle più complesse e tecnologicamente imprevedibili.
Da una parte troviamo l’unicità di ogni pelle (geometria, difetti, cicatrici, differenze di spessore), dall’altra è quasi totalmente dipendente dal lavoro manuale.

La produzione di scarpe in pelle è tossica in quanto il lavoratore inala vapori chimici, polvere, il rumore è forte e c’è il rischio di subire lesioni meccaniche.

La qualità delle scarpe dipende in gran parte dalle capacità dei lavoratori, che si formano nel corso di decenni e trasmettono con grande difficoltà l’arte artigiana. La continua corsa ai modelli nuovi richiede sempre nuove competenze che non si sviluppano rapidamente.
Il punto debole delle industrie tradizionali è progettazione e studio tecnologico dei nuovi prodotti in cui si commettono gli errori, dove troviamo, da un lato, gli sviluppatori e dall’altro la lettura e la riproduzione della documentazione.

Cos'altro c'è di sbagliato nelle industrie tradizionali?

1. Bassa flessibilità
Incapacità di passare rapidamente da un prodotto all’altro, dipendenza dai grandi lotti di produzione e la necessità di un carico costante degli impianti di produzione.

2. Elevata dipendenza dal personale
Un buon lavoratore non può trasmettere rapidamente la sua esperienza ad altri e la formazione di personale qualificato è costosa e richiede il tempo. In più, in alcuni settori e regioni è presente una carenza temporanea del personale.

3. Molte restrizioni
Nei sistemi di produzione tradizionali, la regola“non c’è limite alla perfezione”non funziona. I limiti fisiologici dell’uomo, i paradigmi conservativi della gestione della produzione e le tecnologie di lavorazione obsolete portano molto rapidamente al limite.

4. Il costo di produzione elevato
Più complessa e accurata l’esecuzione delle operazioni tecnologiche, più costoso è il lavoro umano per la produzione, specialmente nelle regioni dove la popolazione percepisce redditi elevati. Il trasferimento della produzione nel sud-est asiatico con l’intensa crescita dei salari lì ormai sta perdendo la sua attualità.

5. Problemi di qualità

Maggiore è il coinvolgimento di una persona nella produzione, maggiore è la probabilità di deviazioni tecnologiche. Le proprietà cognitive di una persona, mancanza di abilità, la stanchezza e l’affaticamento e la dipendenza dall’umore sono tutti fattori che contribuiscono alla comparsa dei difetti di fabbricazione.

6. Problemi con l’ambiente
Un gran numero delle industrie tradizionali è caratterizzato da un alto tasso di infortuni dei lavoratori, nonché dalla tossicità dei processi tecnologici che si svolgono negli ambienti chimici aggressivi, nelle zone di radiazioni ionizzanti, in presenza di bioorganismi pericolosi, a temperature estremamente elevate/basse.

7. Costi elevati dell’infrastruttura di produzione
I sistemi di produzione tradizionali presentano un basso spessore delle catene tecnologiche, la creazione delle zone di sicurezza, dei servizi igienici, dei sistemi di ventilazione e illuminazione, che è legato alla presenza di personale nell’ambiente di produzione. Queste condizioni comportano elevati costi operativi e di investimento per la creazione e il funzionamento dell’infrastruttura di produzione.

SOLUZIONE

Le fabbriche di scarpe smart ICOL (ICOL Smart Factory) vantano un processo di produzione completamente robotizzato basato sulle soluzioni più moderne nel campo della robotizzazione, delle tecnologie di visione artificiale, dell’intelligenza artificiale e dei propri sviluppi innovativi di ICOL.

ICOL Smart Factory è una perfetta integrazione delle tecnologie di sviluppo e di produzione, che consente di passare subito e senza gli errori dallo sviluppo di un nuovo paio o collezione al processo della produzione.